La Dengue è una malattia infettiva tropicale, trasmessa attraverso le punture di zanzare appartenenti alle specie Aedes aegypti e Aedes albopictus (la comune zanzara tigre), principalmente diffusa nelle aree tropicali e sub-tropicali, che colpisce sia il viaggiatore che l’autoctono. Il più delle volte si manifesta con febbre, cefalea, dolori oculari, muscolari e articolari e vomito che iniziano a manifestarsi 5-6 giorni dopo la puntura di zanzara. Questa malattia si può presentare più raramente in forma emorragica, potenzialmente fatale.
I tassi di dengue in tutto il mondo sono cresciuti notevolmente negli ultimi decenni e si stima che ci siano 100-400 milioni di infezioni ogni anno. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, le regioni delle Americhe, del Sud-est asiatico e del Pacifico occidentale sono le più colpite. Casi stagionali sono segnalati anche negli Stati Uniti.
I paesi dell'Europa continentale che hanno segnalato casi di dengue autoctoni (acquisiti localmente) dal 2010 includono Croazia, Francia, Italia e Spagna. Anche l'isola di Madeira, in Portogallo, ha segnalato casi nel 2012. La tropicalizzazione dell’area del mediterraneo sta lasciando ampio spazio al prolificare delle zanzare che trasmettono questo virus.
Generalmente tutti i viaggiatori diretti in aree che segnalano casi di dengue o in cui si ritiene che si verifichi la dengue sono a rischio per questa infezione; quindi, per tutti questi viaggiatori è consigliata la profilassi vaccinale con il nuovo vaccino Qdenga.
In data 23/02/2023 l’AIFA ha autorizzato l’utilizzo e la commercializzazione di Qdenga (Takeda), il nuovo vaccino contro tutti i sierotipi del Dengue virus. Questo vaccino ha ricevuto anche l’approvazione da parte dell’EMA in data 5/12/2022.
Qdenga è un vaccino costituito da virus attenuati di tutti i sierotipi della Dengue (DEN-1, DEN-2, DEN-3 e DEN-4), può essere somministrato in tutti i soggetti che abbiano compiuto i 4 anni di età. Il protocollo di vaccinazione prevede due dosi, somministrate ad almeno tre mesi di distanza l’una dall’altra. Gli effetti collaterali più comuni comprendono ipersensibilità ad uno dei componenti del vaccino, immunodeficienze congenite o acquisite, gravidanza e allattamento.
Le reazioni avverse più comuni sono invece:
È controindicato alle donne in gravidanza e a quelle che allattano, inoltre è consigliato non rimanere in gravidanza per almeno un mese dopo la somministrazione. Può essere co-somministrato con tutti i vaccini, altrimenti è opportuno distanziare di 4 settimane con altri vaccini vivi attenuati.
È importante ricordare che, come qualsiasi vaccino, Qdenga non garantisce una protezione completa della persona a cui viene somministrato o comunque la risposta immunitaria potrebbe diminuire nel tempo. Per questo motivo è sempre utile parlare con un medico specialista di Medicina dei Viaggi.
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Una combinazione delle misure elencate di seguito è considerata il modo più efficace per prevenire i morsi e le punture da vettori (zanzare e zecche):
https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/qdenga-epar-product-information_it.pdf
https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/dengvaxia-epar-product-information_it.pdf
https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1832952/DETERMINA_39-2023_QDENGA.pdf