Vediamo un pò di definizioni e analizziamole più nel dettaglio:
PULIZIA è quell’insieme di operazioni necessarie a togliere lo “sporco visibile” dalle superfici, dagli oggetti e dagli ambienti: spazzatura, spolveratura, sgrassatura, detersione. Per le attività di pulizia si utilizzano prodotti detergenti/igienizzanti – i due termini sono equivalenti – che rimuovono lo sporco mediante azione meccanica o fisica. I prodotti commercializzati come igienizzanti, privi di una specifica autorizzazione, non possiedono proprietà disinfettanti: sono semplici prodotti detergenti.
DISINFEZIONE è l’attività che comprende procedimenti e operazioni che vanno ad abbattere la carica microbica di un ambiente, superficie, strumento, ecc. La disinfezione, per essere efficace, deve sempre essere preceduta da un’accurata pulizia. Per la disinfezione si utilizzano prodotti specifici (biocidi o presidi medico-chirurgici) la cui efficacia nei confronti dei diversi microrganismi, come ad esempio i virus, deve essere dichiarata in etichetta. I prodotti disinfettanti vengono autorizzati all’immissione in commercio sulla base delle evidenze scientifiche (anche prove di efficacia).
Quando si parla di SANIFICAZIONE, si intende il complesso di procedimenti ed operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l’attività di pulizia e di disinfezione e con il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l’umidità e la ventilazione e per quanto riguarda l’illuminazione e il rumore. In questa fase di contenimento pandemico, il termine sanificazione viene inteso come l’insieme delle azioni di pulizia + disinfezione + controllo degli impianti aeraulici, dove presenti.
PERCHÉ PARLIAMO DI PULIZIE E SANIFICAZIONI NELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE?
Le recenti disposizioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID19, prevedono che siano incentivate le operazioni di sanificazione. Nelle imprese, negli esercizi commerciali, nei servizi deve essere assicurata la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro, di altre aree e degli articoli.
In particolare, nel Protocollo condiviso per le aziende, allegato 6 al DPCM del 26/04/2020, l’art. 4 indica le prescrizioni relative a PULIZIA E SANIFICAZIONE IN AZIENDA:
- l’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago
- nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all'interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti secondo le disposizioni della circolare n.5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione
- occorre garantire la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi
- l'azienda in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute secondo le modalità ritenute più opportune, può organizzare interventi particolari/periodici di pulizia ricorrendo agli ammortizzatori sociali (anche in deroga)
- nelle aree geografiche a maggiore endemia o nelle aziende in cui si sono registrati casi sospetti di COVID-19, in aggiunta alle normali attività di pulizia, è necessario prevedere, alla riapertura, una sanificazione straordinaria degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni, ai sensi della circolare 5443 del 22 febbraio 2020
Queste raccomandazioni però, non specificano la frequenza e le modalità con cui eseguire le operazioni di pulizia, sanificazione, sanificazione straordinaria: le indicazioni dettagliate sono contenute in un elenco lunghissimo di documenti tecnici tra i quali le Linee Guida dell’OMS e del ECDC, i Rapporti dell’ISS, i protocolli allegati al DPCM 11/05/2020, le Ordinanze Regionali, i documenti tecnici dell’INAIL e tutti i loro gli aggiornamenti.
Ogni azienda deve non solo recepire, ma contestualizzare, cioè calare nella propria realtà, le prescrizioni normative e le raccomandazioni tecnico-scientifiche dettagliando le modalità, la frequenza e le responsabilità delle attività di pulizia e sanificazione nel Protocollo Aziendale per la riapertura.
Tali provvedimenti, infatti, poiché contraddistinti da regolamentazioni troppo specifiche e di complessa interpretazione, rischiano di rendere la ripresa delle attività produttive nel rispetto della compliance aziendale un percorso ad ostacoli.
L’imprenditore si trova nella difficile condizione di definire le procedure atte a rendere sani gli ambienti di lavoro individuando le corrette pratiche di sanificazione da Covid-19 indicate dagli organi competenti e quali prodotti debbano essere usati a seconda della procedura richiesta.
Il rischio a cui si espone l’imprenditore? Mancata conformità alle norme igienico-sanitarie e relative sanzioni.
Al fine di supportare le attività produttive che devono ottemperare a questi obblighi di legge e hanno la necessità di poter fare affidamento su figure esperte e dunque in grado di rispettare pienamente le normative vigenti negli ambiti della sanificazione ambientale, AMBIMED mette a disposizione le competenze del COVID CONSULTANT, una figura di coordinamento che possiede competenze specialistiche sulle misure di sicurezza da adottare per la prevenzione del contagio da corona virus: un Biologo della Prevenzione che, grazie alla conoscenza approfondita del complesso di norme, protocolli, linee di indirizzo (regionali, nazionali, internazionali) applicabili ai diversi contesti lavorativi, possiede tutti gli strumenti per effettuare una valutazione del rischio e definire protocolli di prevenzione anti-contagio personalizzati per ogni peculiare realtà aziendale, affiancando l’imprenditore nella stesura delle complesse procedure di sanificazione degli ambienti di lavoro.