Perché vaccinarsi contro l’influenza?

  • ottobre 28, 2024

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È ampiamente riconosciuto nella pratica clinica e scientifica che le persone di età pari o superiore a 65 anni sono ad alto rischio di sviluppare gravi complicazioni dovute all'influenza stagionale, rispetto ai giovani adulti sani.
Il rischio è dovuto in parte ai cambiamenti nelle difese immunitarie con l'aumentare dell'età. Negli ultimi anni, ad esempio, si stima che tra il 70 e l'85% dei decessi correlati all'influenza stagionale si siano verificati in persone di età pari o superiore a 65 anni e tra il 50% e il 70% dei ricoveri correlati all'influenza stagionale si siano verificati tra le persone in questa fascia di età.

Epicentro (il portale di epidemiologia per gli operatori sanitari), grazie a molteplici studi scientifici, stima mediamente 8000 decessi per l’influenza e le sue complicanze ogni anno in Italia. La maggior parte dei casi, sono occorsi in persone con più di 50 anni.

Il modo migliore per proteggersi dall'influenza e dalle sue complicanze potenzialmente gravi è il vaccino antinfluenzale, e quest’anno, in concomitanza con la pandemia da SARS-CoV-2, lo è ancora di più.
La vaccinazione antinfluenzale è particolarmente importante per le popolazioni considerate “a rischio” tra cui gli adulti di età superiore ai 65 anni, persone affette da malattie come l'asma o malattie cardiache, patologie che interessano il sistema immunitario, le donne in gravidanza e anche per gli operatori sanitari.

I vaccini antinfluenzali vengono riformulati ogni stagione secondo l’evoluzione del virus. Inoltre, l'immunità vaccinale diminuisce nell’arco dell’anno; per questi due motivi è necessaria la vaccinazione annuale per garantire la migliore protezione possibile contro l'influenza.

Sempre a causa dei cambiamenti legati all'invecchiamento del sistema immunitario, le persone di età pari o superiore a 65 anni, potrebbero non rispondere alla vaccinazione altrettanto bene, come i giovani. Sebbene le risposte immunitarie possano essere inferiori nelle persone anziane, studi hanno costantemente dimostrato comunque l’efficacia vaccinale nel ridurre il rischio di complicanze e ricoveri associati all'influenza.

Gli adulti di età pari o superiore a 65 anni, dovrebbero essere aggiornate anche sulla vaccinazione pneumococcica per proteggersi dalle malattie pneumococciche, come polmonite, meningite e infezioni del flusso sanguigno. La polmonite pneumococcica è un esempio di una grave complicanza correlata all'influenza che può esitare nel decesso.
 

Vaccino antinfluenzale, vaccinazione pneumococcica e cos’altro?

Oltre alla vaccinazione ricordiamo le altre importanti misure preventive contro il virus influenzale che sono:

  • evitare i contatti ravvicinati se ci si sente influenzati
  • usare la mascherina facciale protettiva
  • coprire (con il fazzoletto o con il gomito) il naso e la bocca in caso di tosse o sternuti
  • eliminare sempre i fazzoletti dopo l’uso e lavarsi frequentemente le man

 

Quali sono i segnali di allarme di emergenza dell'influenza?

Le persone che manifestano questi segni premonitori dovrebbero ottenere immediatamente assistenza medica. La tabella è solo informativa e non è sostitutiva ad una visita medica, si prega pertanto di consultare il proprio medico per qualsiasi altro sintomo grave o preoccupante che si riscontra.

 


 

 

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