I ricercatori hanno compiuto un importante passo nello sviluppo di un modello di infezione controllata per testare i futuri vaccini contro la leishmaniosi.
Lo studio condotto dall'Università di York ha identificato e caratterizzato un nuovo ceppo di parassita Leishmania che formerà la base di un nuovo modello di infezione umana controllata per la malattia trasmessa dal morso dei flebotomi. Il team ha quindi prodotto il parassita secondo gli standard richiesti per l'uso negli studi clinici sull'uomo.
L'uso di modelli controllati di infezione umana si è già dimostrato prezioso per accelerare lo sviluppo di vaccini per il colera, la malaria, il tifo, l'influenza e altre importanti malattie infettive.
Si stima che circa un miliardo di persone a livello globale sia a rischio di contrarre la leishmaniosi in oltre 98 paesi.
Il professor Paul Kaye della Hull York Medical School, che ha guidato lo studio, ha dichiarato: "Questa è una pietra miliare importante per lo sviluppo del vaccino contro la leishmaniosi, che ci avvicina ad avere gli strumenti necessari per valutare vaccini potenzialmente salvavita.
La riduzione dell'onere finanziario associato alle sperimentazioni cliniche su larga scala è di particolare importanza, dati i limitati finanziamenti disponibili per sviluppare vaccini per malattie neglette come la leishmaniosi".
La fase successiva del progetto si cercherà di reclutare volontari sani per partecipare a una sperimentazione clinica per vedere come il corpo risponde al parassita.
La leishmaniosi è caratterizzata da ulcere cutanee a lenta guarigione che possono diffondersi ad altre aree del corpo o alle superfici mucose causando uno stigma permanente, o agli organi interni con conseguente leishmaniosi viscerale potenzialmente fatale. Gli attuali trattamenti farmacologici sono inadeguati e attualmente non ci sono vaccini per la leishmaniosi umana. Ogni anno vengono segnalati 1.500.000 nuovi casi e 20.000-30.000 decessi.
Fonte: Science Daily